La collocazione nel cuore della provincia di Trapani, al centro dell’ Agro Ericino, tra San Vito lo Capo, Riserva Naturale dello Zingaro e la riserva Naturale di Monte Cofano, che per alcuni anni ha ricevuto la Bandiera Blu, come spiaggia più bella d’Italia, vicino Segesta, Castellammare del Golfo, Scopello Trapani, Erice rendono il Baglio Catalano il perfetto luogo dove soggiornare ed organizzare il proprio viaggio alla scoperta di un territorio dai mille colori e sapori, pieno di curiosità, ricco di tradizioni ed emozioni, dalla Sicilia araba e normanna, alle cittadelle medioevali, ad un giro nei parchi archeologici, alle spiagge ed alle riserve naturali del trapanese.
Il Santuario e la grotta Mangiapane.
Insieme alle altre bellezze naturali che caratterizzano il territorio di Custonaci , non meno peculiari ed uniche si presentano agli occhi del visitatore le varie grotte che ancora oggi restano intatte e perfettamente conservate nel tempo
Discendente dal periodo Paleolitico Superiore, spicca tra tutte la grotta Mangiapane , nel borgo di Scurati. Essa si presenta con un’apertura molto grande di circa 80 metri e si estende su una lunghezza di circa 70 metri. Spettacolare è tra l’altro anche la sua posizione poiché appare incorniciata tra il Monte Cofano e il mare di Pizzolungo, e come sfondo il golfo di Erice. Dal 1982 questa location viene impiegata per dar vita al Presepe Vivente di Custonaci . Talmente grande e spettacolare è questo evento che esso è annoverato tra i 100 beni immateriali della Regione Siciliana, poiché valorizza i mestieri e le tradizioni popolari siciliane. E’ possibile la visita del sito tutto l’anno. Il Santuario di Maria Santissima di Custonaci è un santuario mariano che si trova proprio al centro del paese e la Madonna di Custonaci è patrona e custode dei comuni dell’agro ericino. Un singolare parterre circonda il Santuario, pavimentato con piccoli ciottoli di fiume che vanno a formare unici ed eleganti disegni con motivi floreali e geometrici. All’interno, nella parte centrale inferiore, possiamo ammirare l’immagine di Maria Santissima di Custonaci, un prezioso dipinto realizzato nel XV secolo.
La Riserva Naturale Orientata di Monte Cofano ricade nel comune di Custonaci e si estende per 540 ettari. Il Monte Cofano è di origine calcarea ed ha una caratteristica forma triangolare che si erge dal mare.
Bandiera Blu 2019; la bandiera delle 5 vele rappresenta il massimo riconoscimento alle località turistiche balneari. Ci sono diversi percorsi all’interno della riserva, tutti praticabili. Tra i punti di maggior interesse e di estrema bellezza possiamo citare la Grotta Cofano, la Torre della Tonnara , Abisso delle Gole e le famose calette di Frassino e Tuono. Piccole spiagge circondate da scogli dall’acqua limpidissima facilmente raggiungibili; gli aspetti naturalistici della riserva vedono una flora molto varia ma la vera peculiarità di questo posto, a parte il mare , è l’ambiente rupestre che ospita diversi endemismi Nella riserva è possibile vedere anche diverse specie di orchidee selvatiche e di uccelli come il falco pellegrino, il gheppio e la poiana.
Erice è una suggestiva cittadina cinta di mura, arroccata in magnifica posizione a 800 metri sul livello del mare considerata uno dei borghi più belli d’Italia.
Erice è una suggestiva cittadina cinta di mura, arroccata in magnifica posizione a 800 metri sul livello del mare considerata uno dei borghi più belli d’Italia. In tutto e per tutto medievale, con le sue ripide viuzze che si inerpicano sui fianchi del monte, le sue radici affondano però in un passato ancora più antico. La città era conosciuta nel mondo antico come Eryx e un magnifico tempio dedicato a Venere Ericina, dea mediterranea della fertilità, sorgeva in cima alla montagna: secondo la leggenda, fu qui che atterrò Dedalo, che offrì in dono al tempio un alveare d’oro per ringraziare la dea. Erice è conosciuta per i suoi prodotti artigianali..
San Vito è famosa per la bellezza della sua spiaggia che nel 2011 è stata eletta come migliore spiaggia italiana e ottava in Europa
Dal 1998 ospita, l’ultima settimana di settembre, il “Cous Cous Fest”, rassegna internazionale di cultura ed enogastronomia del Mediterraneo, con chef provenienti da 8 paesi. Sul territorio di San Vito è compresa la parte più occidentale della Riserva dello Zingaro.
Questa meravigliosa riserva si estende lungo la costa occidentale del Golfo di Castellammare che si apre nel Tirreno.
La maggior parte di questa ricade nel comune di San Vito lo Capo e in minor parte in quello di Castellammare e all’interno è possibile visitare, oltre le bellezze naturali, anche un Museo Naturalistico, il Museo delle Attività Marinare e il Museo della Civiltà Contadina. La superficie totale di questa riserva è pari a 1650 ettari che si estendono per 7 chilometri di costa caratterizzata da numerose calette e falesie che si buttano ripide nel mare. Questa riserva incanta per la sua bellezza fatta di colori intensi presenti in ogni stagione, calette bianche che contrastano con il mare azzurro e il verde della macchia mediterranea..In questa riserva anche le grotte sommerse ricoprono un punto fondamentale di enorme importanza e fascino . Per ciò che concerne la flora in questi posti è possibile ammirare specie molto comuni della macchia mediterranea ma anche altre di enorme interesse La Riserva presenta due ingressi, uno da Scopello (ingresso principale, più attrezzato dal punto di vista ricettivo) e uno da San Vito Lo Capo.
La “città dei due mari”, antico porto e sbocco commerciale per Erice, lega al Mediterraneo gran parte della sua storia, della sua identità e del suo sviluppo economico.
Città del sale e della pesca del tonno rosso, ha sempre sfruttato al meglio la sua fortunata posizione naturale. Tra i suoi monumenti-simbolo ci sono le Cinque torri che difendevano il nucleo della città e meritano certamente una passeggiata le Mura di Tramontana e alcune architetture militari come la Torre di Ligny e il Bastione dell’Impossibile. Da visitare il Museo Pepoli, famoso per le opere in corallo esposte.
L'antico borgo di Scopello è un Baglio seicentesco circondato da poche case addossate, con una piazzetta lastricata e un abbeveratoio di pietra.
Oggi il baglio è pieno di locali e ristoranti pur senza perdere il suo fascino. Sotto la rocca di Scopello, incastonata in una rada di incomparabile bellezza, riparata dal mare da due imponenti faraglioni, sorge la tonnara di Scopello, una delle più importanti e antiche di tutta la Sicilia; fu edificata non prima del XIII secolo e notevolmente ampliata nel corso dei secoli, nel 1800 passò alla famiglia Florio. Scopello è uno dei due ingressi alla riserva dello Zingaro.
Favignana, Levanzo e Marettimo e gli isolotti di Formica e Maraone fanno parte della Riserva delle Egadi.
La riserva delle Egadi fu Istituita nel 1991, dal 2001 è gestita per conto del Ministero dell’Ambiente dal Comune di Favignana. Nei fondali dell’AMP (ambiente marino protetto) si trova la prateria di Posidonia oceanica più estesa e meglio conservata del Mediterraneo. La varietà di habitat delle zone costiere e dei fondali, rappresentati anche dal coralligeno e da numerosissime grotte sommerse e semi-sommerse, rende le Egadi un’area ad elevata biodiversità. Molte sono le specie, anche protette a livello comunitario, tra cui la rarissima foca monaca ( Monachus monachus) , la tartaruga marina Caretta caretta. E’ possibile fare escursioni con barche private ad ognuna delle 3 isole maggiori , con bagno e pranzo in barca del pescato in taluni casi..
Le rovine dell’antica città di Segesta sono fra le più affascinanti della Sicilia
Poco a sud di Castellammare del Golfo sorgono le rovine dell’antica città di Segesta, fra le più affascinanti dell’Isola. Dell’insediamento si sono conservati, in ottime condizioni, un tempio dorico e un teatro in posizione molto suggestiva dal punto di vista scenografico dove si tengono degli spettacoli durante la stagione estiva
Dopo la terribile distruzione provocata dal terremoto del Belice avvenuto nel 1968, Gibellina è risorta più a valle con l’intervento di numerosi artisti di fama mondiale.
Pietro Consagra, Ludovico Quaroni, Vittorio Gregotti , Giuseppe Samonà, Carla Accardi, Arnaldo Pomodoro e poi Mario, Schifano, Mimmo Paladino,Andrea Cascella ed altri, fecero di Gibellina un immenso laboratorio di sperimentazione. Sulle rovine della città vecchia, l’artista Alberto Burri ha realizzato il “Cretto”, una gigantesca opera d’arte diffusa sviluppata sulle macerie dell’antica Gibellina: estesa per oltre 10 ettari, è una delle opere d’arte contemporanea più grandi del mondo.Gibellina ha assunto, nel tempo, un valore artistico enorme ma il nuovo paese è fuori dai circuiti turistici ed è poco conosciuto.
È un progetto turistico-culturale nato con l'intento di valorizzare quel particolare ambiente umido che caratterizza con le saline e i mulini a zona costiera della Sicilia occidentale che da Trapani arriva a Marsala.
Da Trapani, percorrendo la strada costiera SP 21 in direzione di Marsala sarà impossibile non rimanere incantati mentre si osservano i mulini cinquecenteschi che si snodano lungo gli itinerari delle antiche saline, che costeggiano il blu del mare . La prima tappa è Nubia, sede del WWF che gestisce la Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco, quasi mille ettari di territorio dove in una casa salaria vecchia di 300 anni è stato istituito un "Museo del Sale. Queste saline sono un importantissimo luogo di sosta per diversi uccelli migratori. Continuando a percorrere la costa si arriva alla Riserva Naturale dello Stagnone .
Marsala, città di storia, di vino e di mare: il centro storico, curato e accogliente, con i suoi monumenti, le chiese, i musei raccontano la storia di una città dal passato importante e prestigioso.
Marsala è anche città del vino: storici stabilimenti e nuove aziende hanno prodotto e producono, con passione e maestria, ottimi vini bianchi, rossi e liquorosi, come il nobile vino doc Marsala, noto in tutto il mondo. E’ possibile visitare le cantine con degustazione. Città di mare: con un ottimo porto turistico, è possibile divertirsi, nei dintorni, in barca a vela o vivere emozioni mozzafiato sulle tavole da surf o con i Kite.
Monreale, situata su uno sperone roccioso domina la vicina città di Palermo e la Conca d’oro.
La cittadina sorse nel XIII secolo intorno al celebre Duomo, che fu fatto costruire nel 1174 dal re di Sicilia Guglielmo II. Subì un notevole sviluppo urbano durante il XVI secolo grazie all’insediamento di vari ordini religiosi e alla costruzione di diverse strutture ecclesiastiche, come conventi, chiese ed istituti educativi. Il Duomo di Monreale è uno dei più belli esempi di cultura arabo-normanna nel mondo.
Mazara si trova sulla costa della Sicilia più vicina all'Africa della quale custodisce atmosfere e sapori.
Mazara è l'unica città italiana ad avere una medina araba tutt'ora abitata piena di locali tipici, inoltre c'è un bellissimo e piccolissimo teatro ed il museo del Satiro danzante situato nella chiesa di Sant’Egidio, espone il patrimonio dei ritrovamenti marini recuperati nel canale di Sicilia. Il bene più prezioso è certamente la famosa e bellissima statua del Satiro, colto nel momento dell’estasi della danza orgiastica.
Selinunte, tra le zone archeologiche più importanti in Europa
Selinunte,è l’unica città greca di cui si sia conservato l’abitato in estensione. La maestosità delle rovine che guardano il mare, testimonia la grandezza raggiunta dalla colonia: il parco archeologico si estende per 40 ettari, fra i Templi Orientali, l’Acropoli e il Santuario.
Parco archeologico della Valle dei Templi, Il giardino della Kolymbetra ed il Museo Archeologico.
La Valle dei Templi, Patrimonio dell’Umanità, è ciò che resta della splendida Akragas, fondata nel VI secolo a.C. da una colonia di rodio-cretesi e presto cresciuta come una delle più temute e ricche potenze del Mediterraneo. La tappa principale è lo splendido Tempio della Concordia, perfettamente conservato e con un eccezionale panorama sul mare ma il percorso organizzato in mezzo ai templi è spettacolare. Il giardino della Kolymbetra, nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, gestito dal FAI, è un autentico gioiello tornato alla luce dopo decenni di abbandono: è un giardino straordinario per la magnificenza della natura e per la ricchezza dei reperti archeologici che ancora vengono alla luce.Il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento in Contrada San Nicola è sicuramente uno dei musei archeologici più importanti e più visitati della Sicilia. Il museo archeologico espone ben 5688 reperti che, ordinati secondo un criterio cronologico e topografico, illustrano la storia del territorio agrigentino dalla preistoria fino alla fine dell’età greco-romana
HOTEL BAGLIO CATALANO
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